giovedì 11 luglio 2013

Il coraggio di cambiare: cosa fare per non restare indietro



Tutti dicono che sia necessario occuparsi del futuro e guardare avanti. Eliano Cominetti in questo articolo apparso sulla rivista SPARCI Notizie, edito dal sindacato Usarci-Sparci di Genova, per il terzo bimestre 2013, risponde in questo modo: 

“Non so nemmeno che cosa accadrà nel presente! Se poi acuisco lo sguardo verso obiettivi leggermente più lontani, mi si annebbia la vista e corro il rischio di perdere qualsiasi riferimento.
Oculus futuro: uno sguardo al futuro? Difficile farlo in tempi dove il presente è assente e non si hanno indicazioni per una possibile fuoriuscita da questa situazione. Meglio sarebbe "animus ad mutar ": il coraggio di cambiare.
Per farlo ci vuole solo una condizione: accettare che NON possiamo guardare al futuro con gli stessi occhiali con i quali abbiamo osservato il passato.
Se lo sguardo al futuro sarà ancora legato ai nostri specchietti retrovisori, il rischio che si correrà sarà poi quello di andare a sbattere.
Oculus futuro? Tempo perso! Ribatto secco.
Il futuro prossimo andrà preparato e governato attraverso nuove lenti: concorrenza elevata, prodotti facilmente sostituibili, livelli di innovazione sempre più stretti renderanno le decisioni sempre più veloci e i livelli di copiabilità sul prodotto diventeranno sempre più raffinati.
Sarà la fine del prodotto e il servizio non farà più la differenza rispetto ad un Cliente che vorrà "vedere" solo il suo business attraverso lo sviluppo del business dei Suoi Clienti.
Sarà un Cliente egoista! Poco propenso all'acquisto e cauto nella gestione finanziaria delle spese. Il costo prevarrà sull'investimento. Internet farà ancora la sua parte e il Cliente diventerà sempre più veloce rispetto a qualsiasi tempo di visita. Già stanno cambiando gli stessi criteri d'acquisto e si potrà sempre più acquistare anche senza venditori. Altro che aspettare i clienti , altro che posticipare le visite, altro che attendere tempi decisionali, altro che non forzare la vendita, altro che guardare al futuro: ventre a terra.
Vincerà chi arriverà prima!
Nei tempi dell'abbondanza della domanda si vinceva comunque! Ci siamo abituati a vincere. Occorrerà apprendere come si potrà riemergere di più rispetto alle volte che si dovrà cadere. Orazi e Curiazi: più leggeri per essere più veloci. Organizzazione snella. Meno abitudini e maggior volontà a reinterpretare le proprie esperienze. Decisioni rapide e cambiamenti frequenti. Flessibilità e resilienza.
Anticipare le esigenze, anticipare le scelte, anticipare le visite, anticipare il suo business.

Portare il Cliente a vedere quello che ad oggi non vede: ma occorre farlo ancor prima che lo faccia lui stesso. Se poi lo fanno gli altri noi siamo finiti! Differenziarsi: valorizzare competenze distintive.”

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