sabato 13 luglio 2013

La facile strada per trasformare la solita sinergia in CoWinning


Cowinning: un altro neologismo che vuole affascinare e in realtà finisce nel banale o una opportunità interessante che non va sprecata?
Opto decisamente per la seconda che ho detto e non solo perché conosco bene una buona parte dei membri del team,  (Rosa Giuffré ad esempio l’ho incontrata qui e qui invece le due chiacchierate con Veronica Gentili: una e due) al momento molte “quote rosa”, ma soprattutto perché trovo lo spunto e l’idea intriganti e capaci di portare del nuovo e con esso occasioni di lavoro.

 Lasciamo che siano loro a spiegarci questa iniziativa.
Lo faremo in due puntate. Questa è la prima.


Che cosa è cowinning e perché è nato? con quale obbiettivo?
Cowinning oggi è un laboratorio, un luogo nel quale esplorare nuove frontiere nell’uso dei social network, sperimentare modalità di utilizzo  che migliorino realmente la vita professionale e relazionale delle persone,   e ultimo ma non ultimo diffondere la cultura digitale. E’ un network di persone, che attraverso la condivisione e la partecipazione vuole evidenziare chi "crede nella rete come luogo da abitare secondo i valori dell’educazione, condivisione, partecipazione e nel rispetto delle differenze” (dal Manifesto Cowinning).

Perché è diverso da iniziative simili che esistono già?
La diversità di Cowinning dipende dalle persone, ogni persona che ne fa parte è unica come esperienze e competenze, ma soprattutto perché Cowinning è  nato per aggregazione spontanea fra persone che si conoscevano esclusivamente in Rete e che con sorprendente buona volontà e fiducia si sono unite per portare avanti questo progetto.
Infine direi che è diverso perché non persegue fini commerciali ma metodologici, culturali e sociali, e mi riferisco al sostegno di eventi o iniziative come ‘No Mafie’, occasione nella quale il progetto Cowinning ha scelto per presentarsi e che esemplifica un modo di abitare i social network diverso e finalizzato alla sensibilizzazione di un tema sociale come la lotta alla Mafia e la solidarietà alle vittime.

A chi è diretto? Chi sono i suoi “clienti”?
Non abbiamo “clienti” perché Cowinning è aperto a chiunque ha la mente aperta e ama la sperimentazione, a tutti coloro che credono del web partecipativo. Cowinning, infatti, si rivolge a giovani e studenti , a professionisti e anche alle aziende che desiderano dare valore alle loro comunicazioni sui social media: su Cowinning si trovano best practices, tutorial, ispirazioni, storie di persone che usano i social network in modo alternativo, per fare altre cose innovative e interessanti. Abbiamo scritto anche un manifesto (scaricabile così come tuttii contenuti che sono in creative Commons 3.0) così chi “capita” sul sito sappia quali sono le nostre finalità. 

Perché dovrebbe interessare questo pubblico?
 “Perchè la fame di conoscenza è dentro ogni uomo” e Non siamo su un palco a pontificare, ma in platea a confrontarci! Tutti oggi, persone e aziende, si  confrontano con la Rete e necessitano di idee, riflessioni, metodi e strumenti per utilizzare questa tecnologia in modo creativo, per imparare a comunicare, per ridare valore e senso a forme di collaborazione solidale, di condivisione e partecipazione che costituiscono una fantastica occasione di accrescimento personale e professionale.
Per esempio l’esperienza di #villacquaviva  ci ha insegnato come un’attività tradizionale possa diventare estremamente moderna quando utilizza la tecnologia e i social media in modo da fornire un reale servizio al cliente.

E chi costituisce la squadra di cowinning?
I fondatori sono 11 (all'inizio eravamo in 12 con Roberta Zanella, che per motivi di lavoro ha deciso di momentaneamente di essere sostenitrice del progetto).  Il team di Cowinning è costituito per la maggior parte da persone che lavorano abitualmente con Internet con differenti ruoli e a diversi livelli di conoscenza, dal più tecnico a quello più comunicativo. Sono persone che conoscono bene sia Internet che i social network e le loro dinamiche. Sono: Rachele Muzio, Matteo Piselli, Michaela Matichecchia, Veronica Gentili, Rosa Giuffrè, Cinzia Del Manso, Cristina Rigutto, Patrizia Soffiati, Katia D’Orta e Maurizio Brandolini e Sara Stella. Profili e Bio li potrete scorprire sul sito Cowinning . Dopo la reunion di aprile in cui ci siamo conosciuti direttamente (eh sì siamo nati online!) Abbiamo deciso di definire anche un documento che definisce alcune piccole regole di buon comportamento che ognuno di noi è tenuto a rispettare. Ci piace però sottolineare che il tutto, fin dall’inizio, è basato sull’onore della parola data. Nessun contratto, nessun obbligo, un impegno che torna a dare valore al concetto (ormai inesorabilmente e tristemente in disuso) del valore della parola data.

È aperto a new entry? Che cosa bisogna fare per essere selezionati?

No, non prendeteci come “selezionatori”! Questo è ancora un argomento aperto al quale teniamo molto e che stiamo approfondendo da qualche mese (viste anche le numerose richieste che ci sono pervenute). La nostra voglia di far entrare altre persone è fortissima tanto che stiamo studiando forme di coinvolgimento a più livelli: abbiamo fan che seguono i post e ci aiutano con la diffusione dei contenuti; i guest o ai supporter che si sono resi disponibili per produrre contenuti e aiutarci nell’organizzazione di eventi che sono previsti dal prossimo anno.
Questa è un'evoluzione di Cowinnig che vogliamo sia ben studiata perché le finalità, i modi e i principi permangano e vengano rafforzati. A settembre sapremo essere più precisi.



Davvero il mondo social ci salverà?
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Per avere la risposta a questa domande... stay tuned, alla prossima puntata! 

1 commento:

Paolo Pugni ha detto...

Non fate i timidi, attendiamo le vostre domande ai membri di Cowinning... ;-)

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