domenica 29 dicembre 2013

I post più letti del 2013: tutto per avere successo nel 2014




Come sempre la fine dell’anno è pretesto per i bilanci e per i proposito:
i primi li faccio io, i secondi li lascio a voi.

Riassumo qui di seguito i 10 (beh qualcuno in più…) post più letti (e perché secondo la mia interpretazione) e chiedo a voi di commentare suggerendo temi che vi stanno a cuore per il 2014.

Ringrazio chi mi ha contattato quest’anno per avere maggiori informazioni e per iniziare a lavorare insieme: sono felice di dire che abbiamo superato i 30 contatti mese e che diversi sono i progetti che si sono avviati.

Non perdiamo tempo vediamo, in ordine sparso, quali sono stati post più letti

Iniziamo dal post sul significato del network: credo che l’interessa nasca dal capire che cosa funzioni realmente nel fare rete e come si possa fare al meglio senza sprecare tempo ed opportunità in false speranze.

Poi metto quello relativo al valore del consulente: come capire se un consulente ti serve e per che cosa e come valutarlo. È  ricco di link ad altri post interessanti e credo aiuti davvero capire se e quale valore aggiunto può offrire un consulente per lo sviluppo.

Domande e punti chiave per capire come crescere sono tre post che hanno sfiorato il migliaio di contatti e il senso m’è chiaro: capire i punti salienti e trovare le risposte a queste domande vuol dire avere le idee ben chiare sulla propria azienda e su dove si può/vuole andare.

Un tema sempre apprezzato tra i lettori riguarda i negozi –e come fare per rilanciarli- e in particolare l’uso dei coupon: molto letto il post che suggerisce quali siano gli errori gravi da non commettere se si vuole valorizzare una campagna coupon

Come fare a differenziarsi dalla concorrenza e ad essere efficaci in uno scenario che cambia per rimettere in piedi il nostro paese ha attirato l’attenzione di coloro che non ci stanno allo sfascio della crisi e del paese: e a voi interessa?

Anche la proposta di strumenti efficaci per la rete è stata molto gradita: qui si parla di Wishpond per il web marketing, di radio sul web e di Pinterest, un social media che personalmente amo molto. 

Che cosa possa rendere un brand così amato da diventare un Lovemarks è stato oggetto di due post apparsi in settembre e molto letti, davvero molto letti. Qui trovate il primo e qui il secondo.

Concludo con un post che può essere letto come il programma per il 2014: 3+10 consigli per avere successo nel web e nella vita.


E i vostri quali sono?

giovedì 26 dicembre 2013

I top 10 per restare sempre aggiornati e crescere costantemente



Non dico sia una novità, ma non è di certo inutile lanciare qualche proposito di approfondimento per il nuovo anno. Che oggi se non ti aggiorni di continuo sei tagliato fuori. Per cui vorrei segnalarvi, oltre all’altra mia rivista on line, qualche blog o pagina che consulto spesso perché dentro ci trovo un valore aggiunto che riesci a rendere concreta azione.

Poche parole per non togliere spazio a loro: meglio che andiate a trovarli piuttosto che fermarvi qui. E magari incontrarli anche al bar insieme a me! Almeno alcuni

Dunque ecco i miei top 10 italiani nell’area della vendita, marketing e web che vi consiglio di tenere vicini per il 2014. In ordine sparso così non si offende nessuno.

Il camaleonte alias Massimo Benedetti. Storytelling e storie vere per capire come emozione e razionalità si uniscono nel proporsi al cliente.

Stefania Boleso ovvero Small Marketing Talks visione lucida, intelligenza che invidio, schiettezza totale e una esperienza che non teme confronti.

Veronica Gentili parla di Social Media Marketing e anche lei sa andare diritta al punto sradicando gli errori che sono pregiudizi.

Ha spesso articoli così illuminanti che li imparo a memoria Dario Vignali nel blog che porta il suo nome e di una praticità così immediata da passare subito all’azione

Guarda al futuro il blog di Rosa Giuffré ed è un Futurosemplice che sa scavare nell’esperienza passata per lanciare nuove idee, e che non trascura la dimensione sociale.
Punta l’attenzione sull’uso della scrittura Carolina Venturini con Scritture social e spiega come sia possibile giocare con le parole nell’epoca delle immagini.

È fonte continua di ispirazioni per me il blog di Cristina Mariani che porta il nome del suo primo fortunatissimo libro Marketinglowcost.

Ironizza fin dal nome del suo blog, Bigodino, e spiega con un sorriso ad usare bene il web Futura Pagano.

Lancia una nuova frontiera Beatrice Nolli con Socializer una web radio che parla di marketing, social e soluzioni.

E concludo con un blog a più mani: Pinterest Italy che spiega come usare questo nuovo mezzo fatto di immagini da non trascurare neanche per l’industria.

E siccome a fine anno ci sono sempre sorprese, e non tutte sono tasse, ecco l’undicesimo consiglio: MondoPMI  che offre un interessante panorama di notizie e suggerimenti per gli imprenditori e i manager dell’asse portante dell’economia italiana.

Se avete altri suggerimenti da aggiungere, siete i benvenuti: più sappiamo, più impariamo, più diventiamo utili ed efficaci. E vincenti.


martedì 24 dicembre 2013

Radioso o pacato: com'è il venditore che ti piace di più? E perché?


Vedo all’opera diversi tipi di venditori e due mi colpiscono in particolare, perché non riesco a discernerne il migliore. Vi chiedo aiuto quindi per tracciare insieme ciò che dell’uno e dell’altro ci piace e cosa no.

Il primo è radioso, diritto, sorridente, elegante: stringe la mano forte e appoggia l’altra sul braccio per sigillare un legame. Brad Pitt. Ti chiama per nome, lo ripete spesso guardandoti negli occhi. I suoi brillano e sanno parlare. Ti ascolta, domanda, afferma: ti dice sì che lui ha una esperienza come nessun altro, ti sciorina l’elenco delle referenze come medaglie sul campo, ma lo fa senza arroganza, senza quel senso tronfio di successo che ti ispira più irritazione che invidia, mai comunque ammirazione.
Ti guida, dà sempre l’impressione di essere davanti, forse sopra.

L’altro è più pacato, meno espansivo, non che non sorrida o non mostri rispetto mentre ti stringe la mano e ti saluta, ma sembra stare un passo a fianco, per non rubarti il palcoscenico. Matt Damon. Appare introverso, non ti avvolge, ma non spegne il sorriso specie negli occhi. Ascolta con grande attenzione e ti stupisce perché ti fa la domanda giusta, coglie quella parola alla quale non pensavi, ti costringe a riflettere al punto che ti accorgi di avere scoperto di più. Riassume più che enfatizzare e in ciò che dice percepisci due tratti salienti: la sua esperienza, che non t’ha messo sul tavolo come un trofeo, e il suo contributo perché il riassunto s’è arricchito di contenuti, in modo così delicato che ci impieghi un po’ ad accorgertene. Ma te ne accorgi. Ti regala idee, ma non troppo, perché è generoso ma non sciocco.


Che cosa vi piace di questi due? Che cosa non vi piace? Qual è il venditore con il quale vorreste avere a che fare?

sabato 21 dicembre 2013

Raccontare l'anno 2013 per capire il valore aggiunto della nostra professionalità



Un anno di progetti per raccontare che cosa facciamo e come lavoriamo.
In coda i ringraziamenti alle aziende che hanno avuto fiducia in noi nel 2013 e a quelle che si sono aggiunte nel 2014. E poi un tweet per ogni progetto svolto.

Fedele alla nostra missione

aiutare le aziende ad accrescere il proprio profitto 

suddivido ciò che abbiamo svolto secondo le soluzioni offerte in queste grandi categorie che rispondono alla domanda come aumentare i nostri margini grazie a :

-     la propria reputazione e la promozione della           propria immagine
-     il miglioramento delle competenze
-     l’organizzazione e l’efficienza della struttura
-     l’export



Migliorare la brand reputation
Comunica le scuole con un sito capace di attrarre visite quotidiane per vivere i contenuti oltre che informarsi sull’offerta.
Sviluppare il proprio nome nel mondo della cosmetica grazie ad un progetto editoriale on-line che crei e sostenga uno stile: condividere con le donne l’eleganza per valorizzare il nuovo brand.
Mantenere il ruolo di promotori di cultura grazie all’analisi del mercato continua e puntuale.
Ridisegnare completamente la presenza in rete e gli strumenti per la comunicazione con il cliente in ogni occasione ribaltando l’approccio da prodotto a soluzione.
Lanciare una startup artistica individuando le storie da raccontare e il modo di raccontarle.
Progettare una presenza fieristica che rilanci il messaggio, arrivi nel modo giusto ai giusti interlocutori e non disperda l’investimento.

Migliorare le competenze delle risorse umane
Coinvolgere maggiormente il cliente ripensando il proprio processo di relazione con lui grazie all’uso dell’iPad.
Comprendere i possibili sviluppi del proprio ruolo per pianificare la crescita all’interno dell’aziende.
Valorizzare il team assumendosi le responsabilità richieste dal ruolo.
Migliorare le capacità di gestire più progetti in parallelo.


Migliorare l’organizzazione e l’efficienza della struttura
Individuare il vincolo che impedisce la crescita.
Favorire le relazione tra reparti diversi che operano nella medesima struttura con apparent conflitto di interessi.


Vendere all’estero
Affermare la propria differenza nel mercato britannico.
Individuare le priorità per vendere in Europa.
Affermare il proprio brand in mercati oltreoceano attirando l’attenzione dei media.



Grazie a Sagicofim, Arval, Ikhona, Colibrì, Basf Mortara, Gran Brianza, Eugea, Light Sign, Cipomo-Sifo, Associazione Faes, Heraeus Nobel Light, Voith Hydro, ASL Marche 1, Provincia Macerata, Cambielli, CongressLab, Eli Lilly, SlimTaf, Pamela, Menarini.


E voi come ci potete raccontare il vostro 2013?

venerdì 6 dicembre 2013

Valorizzare e-commerce e negozio usando la rete. Ecco qualche idea

Partiamo dal concreto: come posso fare a valorizzare il mio sito di e-commerce che rilancia in rete quello che vende il mio negozio in centro città? Me lo chiede un brillante giovane che commercia in gioielli e che ha tanta voglia di migliorare. Mi chiede di dare una occhiata al suo sito e di suggerire qualche idea.
Trovo il portale di vendita molto elegante e funzionale. Belle foto. Bei prodotti. Facile da usare. A mio parere però manca calore. È così essenziale da essere.. vetro e acciaio. Ci vuole colore e vibrazione per distinguersi.
Ecco che cosa gli ho suggerito: forse può servire anche a voi per cogliere qualche spunto.
Innanzi tutto devi trovare una risposta precisa e tagliente a queste domande, evita affermazioni generali e che non ti fanno fare un passo in più verso una consapevolezza più profonda
- chi sono i miei clienti, come li posso descrivere e definire
Ecco, fermiamoci qui per dare senso a quanto detto.
Una risposta inutile potrebbe essere “tutti” oppure “le donne”. Non perché non possa essere vero. Ho dei dubbi, ma non escludiamolo. Piuttosto perché non aiuta.
Una risposta utile potrebbe essere
“le ragazze tra i 17 e i 25 anni, con spiccato senso di modernità, tendenza al sociale e attenzione all’ambiente”. Oppure, anche in aggiunta “signore mature attente all’eleganza personale, di buona cultura, senza limiti di spesa”.
Una risposta di questo tipo mi indirizza e mi aiuta a modellare il mio messaggio.
Proseguiamo.
I tuoi clienti, così definiti:
- che cosa cercano, sognano, desiderano?
- dove li incontro sul web?
- come faccio ad attirarli, che cosa piace loro?
- in che cosa sono diverso da tutti gli altri concorrenti in città e nel web?
- come faccio a far percepire la mia differenza?
- perché un cliente dovrebbe venire da me invece che andare da un concorrente?
- quali sono le mie competenze che posso regalare per farmi conoscere e riconoscere?
Poiché parliamo di e-commerce, ecco qualche consiglio su come rendere più ospitale il proprio negozio on-line: cerca di usare di più il web come luogo di dialogo e di fascino.
Racconta storie
- del tuo negozio 
- della tua passione
- di che cosa sia un gioiello
- di come possa cambiare la vita di una persona
- i gioielli nella letteratura e nel cinema
- di come accostare un gioiello ad una personalità.
Racconta storie, favole, per i pezzi più prestigiosi della tua collezione: che cosa ispirano, che cosa ricordano, che cosa promettono.
Realizza brevi video di clienti soddisfatti e del perché lo sono.
Segui una pietra nel suo viaggio dalle viscere della terra fino al collo o al dito della cliente.
Regala ogni giorno una canzone legata ad un gioiello e spiega perché ti fa pensare a quello.


Vivi la rete per renderla viva per te.

martedì 3 dicembre 2013

Vuoi superare il problema del tempo? Ecco come battere le urgenze!







Il problema probabilmente più sentito dalle aziende oggi, forse talvolta neppure secondo a quello dei profitti, è quello del tempo. Ti chiedono spesso di aiutarli a gestire il tempo e a risolvere problemi di sovraccarico. E io penso di aver trovato la quadra, la parola che schiude l’animo nostro informe o imbrigliato e ci regala tempo. Vuoi sapere come si fa?
Continua a leggere: fidati, e investi 4 minuti, forse anche meno.
Poi decidi se può fare per te.

Dunque, nel parlare con le persone in aula ti accorgi sempre che questa gente soffre. E di brutto.
Ti dicono che ormai i loro capi – e la cosa strana è che questa affermazione te la fanno ad ogni livello- si sono convinti che il tempo è infinito in tutti i sensi:

- tu lavori sempre fino a…. al giorno dopo, senza sosta
- comunque riesci a sdoppiarti più volte per concludere tutto entro questa sera
- riesci a fare tutto bene
- e senza dover chiedere a loro aiuto o chiarimenti.

Chiedi loro di aiutarti a capire come pianificano le loro attività e quali sono i parametri che usano per definire le priorità. Rispondono orgogliosi: urgenza e importanza.

Bene; allora chiedo: che cosa vuol dire urgenza e che cosa vuol dire importanza? Come li definite? Qual è il parametro che dà loro un valore?

Sull’urgenza si arriva abbastanza in fretta.
No, non è il tempo.
Sono le scadenze, cioè il tempo che finisce.
Una cosa è tanto più urgente quanto più si avvicina alla sua scadenza. Il muro che separa il tempo: di qua vale, di là è scaduto.

Ottimo.
E l’importanza?

Ti dicono: il valore. Il peso aziendale. La visibilità. Il mio capo. Chi te lo chiede.

Fuochino.

Vale a dire?

Alla fine ci arriviamo, con qualche consonate regalata e qualche vocale comperata.

Le conseguenze.

La misura dell’importanza sono le conseguenze: che cosa succede a fare o a non fare quella cosa lì? Ecco.

Capirlo aiuta a definire meglio le priorità. A definire meglio che cosa va fatto e che cosa non va fatto. Perché se una cosa scade ma senza conseguenze… lasciamola scadere.

Poi cerchi di capire che cosa genera più problemi e alla fine scopri che sono sempre le persone. Una persona in particolare. Il capo. Ma quello che sta in cima. Che preso dall’ansia vuole tutto e subito. Senza ragionare sull’importanza. Per lui è tutto urgente.  Tutto. E tutto va fatto subito.

Ora non ci si rende conto che così si danneggiano le aziende, si distruggono le persone, si annientano le organizzazioni.

Poiché non è vero che il tempo è infinito, devo dare delle priorità sensate. Se non lo faccio io lo farà qualcuno in basso nella scala. Qualcuno per cui la sfuriata di un capo intermedio perché non ha fatto qualche cosa sarà meno importante di aver passato la sera in famiglia. O con gli amici al bar. E che magari, senza saperlo, avrà distrutto il progetto che avrebbe rilanciato l’azienda. Magari avendo scelto invece di portare a lavare la Mercedes del capo. Altra cosa che andava fatta subito.


È questo che la tua azienda vuole?

domenica 1 dicembre 2013

Il web funziona. Ecco come trasformalo nel migliore dei tuoi venditori



Funziona. La rete. I meccanismi che leggi. I social media. L’approccio wiki o se preferisci Go-giver. Lo confermo di persona.

Ho aspettato a fare outing perché in fin dei conti siamo mediterranei e la scaramanzia ce l’abbiamo cucita addosso.

Credo perciò che sia giunto il momento di sciogliere le vele e confermare: la brand reputation paga.
E vorrei condividere con voi cosa succede per dare speranza, consigli, spunti perché è realmente possibile farcela con investimenti contenuti, molta volontà, tanto impegno e un grande sorriso.

Ogni settimana vengo contattato da una decina di potenziali clienti che mi sottopongono le loro richieste, chiedono consigli, propongono le loro idee imprenditoriali.

Cerco di dare una risposta a tutti, magari anche solo qualche suggerimento su come impostare la loro ricerca di successo. A volte alcune persone appaiono un po’ confuse o esageratamente ottimiste. Alcune volte sono legate a schemi tradizionali (ho un eccelente prodotto e non ho budget per il marketing) e non siamo in sintonia sulla strategia da seguire. In diversi casi diventano clienti con i quali si imposta una proficua strategia di collaborazione.

È un po’ il sogno di tutti quello di avere clienti che vengono a cercarti invece che essere tu ad andarli a trovare con fatica.

Beh, lo sforzo però ce lo si deve mettere, se la fortuna può avere un suo peso, è la costanza e la volontà di essere realmente un valore aggiunto per i propri contatti in rete quello che fa la differenza.

In circa 2 anni, quelli in cui mi sono sinceramente impegnato sui social media e in rete, ho ottenuto in totale circa 250.000 visite sui miei due blog, questo e quello dedicato all’export. Ho raggiunto e superato la soglia dei 7000 follower con Twitter  e oltre 1580 contatti si Linkedin. Su Facebook raggiungo quasi i 4000 amici. Ho un sito personale che aggiorno mediamente una volta al mese, dato che il mezzo di contatto maggiore sono i blog sui quali almeno una volta a settimana esce un articolo. Ho un canale YouTube e ho pubblicato un buon numero di video. D’accordo, non sono tra quelli che hanno avuto milioni di visite, ma non è neppure quello che cerco. Ho anche un canale Soundcloud per gli audio e sono presente su Slide Share e altri social media.


Cerco di condividere contenuti che offrano un aiuto e che trasmettano anche uno stile di relazione basato sul rispetto e sulla volontà di essere utile. Lo slogan che si trova sul mio sito personale recita “la forza delle soluzioni senza l’arroganza del solutore”, credo che sia il modo migliore per presentarmi.
Dico tutto questo non perché voglia fare un lungo spot o autocelebrarmi.


Come dicevo lo faccio perché vorrei essere una risorsa e confermare che ce la si può fare realmente. E se posso aiutarvi a raggiungere questo obiettivo, lo faccio volentieri.

Prometto prossimi post per entrare in dettaglio, se avete domande è ancora più facile.


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