mercoledì 26 febbraio 2014

Vendere senza cedere sul prezzo: due esempi da seguire per avere successo.




Sono sempre più convinto che ci siano

due soli modi per vendere con profitto ogg

direi tendenzialmente nel mondo retail, ma probabilmente anche nel settore business to business:

- vendere selezionato con un elevato margine per singolo pezzo

oppure

- vendere in grande quantità con un piccolo margine per singolo pezzo

E non è mai una questione di prezzo.
Perché se vendi sul prezzo basso, il più delle volte il tuo margine non è piccolo, è insufficiente e quindi alla fine finisci per rimetterci.

Bella scoperta direte, che cosa c'è di nuovo?

C'è che io parlo di due modelli molto chiari che possono essere rappresentati da due estremi del made in Italy, lo so volutamente esagerati, ma prendeteli come esempi volutamente provocatori.

Dunque da una parte abbiamo la Ferrari, (ma potremmo parlare di Bugatti per esempio), pochi esemplari, lunga attesa, forti margini;

dall’altra abbiamo Cruciani, non quello della Zanzara, quello dei braccialetti venduti per pochi euro.

Potremmo fare altri esempi, li lascio a voi nella discussione.

Vorrei imparare da loro e trarre qualche spunto: la parola chiave è immagine, d’accordo costruita nel tempo in un caso e con molti investimenti nell’altro. 

Ma da qui non si scappa.
Altrimenti si combatte sul prezzo.

Come è possibile oggi lavorare sulla propria immagine non disponendo di budget elevati o di una lunga storia?

Parlando nel modo corretto al pubblico di riferimento.

Prima però bisogna sapere a chi ci si vuole rivolgere e che cosa dire e come e dove dirlo.

Trovare l’elemento che ti distingue e valorizzarlo all’ennesima potenza.

Ma tu sai che cosa ti fa amare dai tuoi clienti? Hai mai chiesto ai tuoi clienti fedeli perché continuano a comperare da te restando sordi alle lusinghe della concorrenza?


Secondo voi questa riflessione si cala anche nel mondo del B2B?

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