lunedì 28 dicembre 2015

Scacciare i clienti





Metti che stai cercando un regalo per Natale, che pensi a prodotti cosmetici. Metti che vai a curiosare in un grande centro commerciale dove sono presenti bancarelle, o per meglio dire temporary stores. Metti che ne vedi una che ti ispira e ti metti a guardare i prodotti esposti. Ecco, se tu fossi la commessa al di là del banco che cosa faresti vendendo un cliente che tocca, guarda, annusa, osserva con curiosità?
Invece quello che è successo è che la persona in questione ha continuato a chiacchierare con un amico. Non solo, ad un certo punto, mentre la cliente continua a sottolineare la sua presenza con una evidente curiosità, la commessa propone “ci fumiamo una sigaretta?” ed esce dalla botteguccia per andare a fumare con l’amico.
La cliente va a prendersi un caffè, torna sperando che nel frattempo… invece la commessa è sempre lì con l’amico a chiacchierare. Allora va a fare una commissione e torna. Ancora nulla, la commessa è sempre impegnata a fare i fatti suoi. La potenziale cliente, frustrata, gira l’angolo e trova una farmacia, che vende prodotti cosmetici: appena entra nel negozio viene accolta da una sorridente esperta che la guida nell’acquisto.
Quando ripassa dalla bancarella scopre la commessa ancora intenta a fumare con un nuovo amico.

Quante vendite abbiamo perso, anche se non abbiamo una bancarella, perché abbiamo trattato i clienti così? Perché non abbiamo cercato di ascoltarli, non li abbiamo accolti, non li abbiamo cercati?

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